NIJU SHI HO

NI JU SHI HO – 24 PASSI

Il kata Nijū shi ho era originariamente chiamato Nīsēshi.

Le scuole Shōrin-ryū e Shitō-ryū hanno mantenuto questo nome, mentre nelle scuole Wadō-ryū e Shōtōkan ora viene chiamato Nijū shi ho.
Il nome (tradotto: "24 passi") indica il numero di passi presenti in questo kata.
La prima difesa prevede un empi uchi come tecnica finale. Oltre a un attacco di gomito orizzontale, questo movimento può essere utilizzato anche come leva, premendo il gomito sinistro sotto l'articolazione della spalla dell'avversario, afferrando e tirando contemporaneamente il polso dell'avversario verso il basso con la mano destra.

Quest'ultima tecnica offre diverse interpretazioni. Può essere utilizzata per difendersi da un attacco di pugno con la mano destra, preparando immediatamente un contrattacco con entrambe le mani sul corpo e concludendo con una doppia tecnica. Oppure può essere utilizzata per bloccare un tentativo di strangolamento prima che la presa venga applicata. L'avversario viene premuto con entrambe le braccia in modo che siano incrociate, e la rotazione delle braccia lo sbilancia leggermente, per poi contrattaccare.

Il Nijū shi ho comprende tecniche sofisticate, alcune delle quali insegnano il combattimento ravvicinato: vari empi uchi, scivolamenti nella guardia dell'avversario e, a seconda dell'interpretazione, varie tecniche di leva e di proiezione.

Anche i vari ritmi richiesti rendono il kata molto interessante.
Tradizionalmente, i due Yoko geri si eseguono in Chūdan. Tuttavia, per motivi estetici, oggi vengono praticati principalmente in Jōdan, soprattutto nelle competizioni.

Durata: circa 60 secondi

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